

Colonna
60% barbera
40% croatina
Il viola e rosso rubino di media intensità si posano sul bicchiere formando archetti marcati. Il bouquet è mutevole e spazia dalla ciliegia rossa matura al prugnolo con note delicate di spezie quali il ginepro e la liquirizia. Al palato abbiamo un vino fermo, dalla gradazione tenace e bilanciata dall'alta complessità di sapori. Qui i frutti rossi, infatti, si alternano piacevolmente ai sapori secondari quali vaniglia e cedro con cenni di confettura e uvetta limati da un'acidità sorprendente: primi indizi per un potenziale d' invecchiamento in bottiglia più che assicurato. Consigliamo di decantare il nostro Gutturnio Superiore qualche minuto prima dell' assaggio per poterne apprezzare a pieno tutte le potenzialità.


Acuto
50% malvasia e moscato 45% trebbiano 5% sauvignon
Blend nato nella frazione di Monterosso a Castell’Arquato. Bianco aromatico che produciamo, in controtendenza con uno stile fermo e secco, con un’acidità ‘’acuta’’ che contrasti gli aromi e i profumi pronunciati tipici di questa DOC . spicca la mela verde, la pera decana, note di pesca e acacia spinte da una mineralità sorprendente espressa con note di pietra focaia e silice. Deciso con una longevità da scoprire, il nostro Monterosso resiste nel tempo: si assaggia infatti adesso il 2020 dopo un anno di riposo in bottiglia. Una rarità. Ogni anno, un festival dedicato ne celebra le peculiarità. Per info visitare https://monterossofestival.it/

Bivium
85% ortrugo
15% pinot noir
Uno spumante metodo classico di Ortrugo e Pinot Noir. I lieviti selezionati vengono introdotti in bottiglia assieme al mosto dolce per avviare la seconda fermentazione. La bassa pressione contribuisce a formare una finissima mousse di bollicine che porta delicatamente al palato note agrumate e di fragoline. 18 mesi sui lieviti afferiscono equilibrio senza intaccare acidità e persistenza. In breve, un metodo classicoche non richiede un'occasione speciale per essere apprezzato


coming soon...
Ardito
70% Syrah - 30% Barbera
Stradivari
80% pinot noir - 20% barbera

Il Gutturnium - un boccale d'argento di circa due litri che in epoca romana veniva riempito di vino e passato tra i commensali - è Il reperto enoico più importante in terra piacentina; rinvenuto il 23 maggio 1878 sulla sponda del Po nei pressi di Croce Santo Spirito è conservato oggi nei Musei Capitolini.
Il Gutturnio nasce come vino nobile, fermo, fra in primi dieci in Italia a ricevere la denominazione d'origine controllata. Era prodotto dai ricchi signori e invecchiato in larghe botti di legno. Nel dopoguerra, il boom economico ha permesso alle famiglie contadine di possedere piccoli appezzamenti e di produrre il proprio vino. In mancanza di strutture e risorse per invecchiarlo però, questo veniva consumato giovane e ancora impuro rifermentando in bottiglia e creando lo stile "frizzante" giunto fino ai giorni nostri.
"vinum merum placentium laetificat" Licinio Sestulo da In Pisonem, orazione in senato pronunciata da Cicerone nel 55 a.c.